martedì 16 febbraio 2010

Recensione Full length album su SOUNDMAGAZINE.it

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I Rise After Defeat sono un giovane gruppo hardcore sardo di recente formazione. Il loro suono si rifà a quello di mostri sacri come Madball, Terror, Sick Of It All e Death Before Dishonor, ma senza risultare un patetico copia/incolla. Questo loro omonimo lavoro su Strikedown Records ci regala dieci schegge hardcore fatte di ritmiche serrate che, sebbene in alcuni punti risultano macchinose e un po’ fredde, regalano comunque un buon impatto, merito anche di testi al vetriolo che vomitano tutto il loro malessere sulle difficoltà della vita e la “prigionia” in una città (ma anche isola) che limita non poco le aspirazioni del gruppo.
“A Caged Called Home”, “All I Need”, “R.A.D. Anthem & Stench Of Old” e “Pray To Be Saved” sono le mie canzoni preferite di questo lavoro, che trasuda di passione e sacrificio, segno che i cinque ragazzi ci hanno messo cuore e anima nella composizione di questo materiale.
Sono 10 pugni nello stomaco per intensità e rabbia nell’esecuzione, un’intensità che sicuramente si triplicherà durante i loro concerti, dimensione sicuramente a loro più congeniale.
Il lavoro nel complesso risulta discreto, in quanto la resa sonora non è del tutto ottimale e dal punto di vista esecutivo i passaggi di batteria risultano freddi e macchinosi, fattore probabilmente dovuto all’inesperienza e all’ “ansia” da registrazione che porta spesso a una certa rigidità esecutiva. Ma c’è poco da preoccuparsi, la dinamicità esecutiva verrà con l’esperienza, macinando concerti su concerti, cosa che di sicuro non dispiace al gruppo.
Un album che risulta un buon punto di partenza e che farà girare il nome del gruppo negli ambienti giusti. “This Is Real Hardcore” è la frase che campeggia sull’adesivo posto sul cd. Una dichiarazione che potrà far storcere il naso o risultare provocatoria. Io mi sento di assicurare il gruppo, perchè a livello di attitudine e passione non è inferiore a nessuno.

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